Sino a qualche anno fa i contenuti testuali erano considerati gli strumenti principali del web marketing. “Content is the king” diceva Bill Gates, e per content si intendeva quasi esclusivamente il contributo della parola scritta.
I tempi rapidi del web, l’uso e abuso di copy prevedibili, il crollo dell’attenzione dovuto all’overload di informazioni hanno aperto la strada a soluzioni sempre più rapide e coinvolgenti. Per questo le immagini e le infografiche e soprattutto i video sono diventati i contenuti più efficaci su siti e piattaforme social.
Oggi chi naviga su internet è più incline ad effettuare un acquisto dopo aver guardato un video promozionale o informativo, o quantomeno a lasciare la sua mail su una landing page. I contenuti video godono di una fortuna più duratura anche sulle piattaforme social. Non stiamo parlando solo di Youtube, ma anche dei video che possono essere caricati nativamente su Facebook (o persino su LinkedIn).
Già stiamo assistendo nel 2017 a questo cambio “epocale” che, però, non ha ancora raggiunto il suo apice. Si prevede infatti che la vera esplosione avverrà entro il 2019. Secondo le stime i video domineranno ampiamente il traffico internet.
Le previsioni di Cisco dicono che lo streaming video online raggiungerà il 69% del traffico nel 2017 fino ad essere nel 2020 i principali contributor di traffico internet a livello globale.
Per questo motivo le piattaforme social da tempo permettono la creazione di contenuti multimediali dinamici, live streaming, stories, slideshows, caroselli, etc.
Contenuti video vs televisione
Un video pensato per il web usa una grammatica assai diversa rispetto a quello che è il tradizionale spot televisivo. Innanzitutto è pensato per intrattenere, informare o educare. Ogni video sul web è in grado di offrire al proprio pubblico un valore aggiunto concreto e fornire informazioni apprezzabili e non soltanto messaggi promozionali.
La spinta all’acquisto di un bene o servizio è indiretta, perché fa leva sull’inconscio. Tuttavia non è meno efficace della vecchia pubblicità televisiva, anzi. L’advertising tradizionale, di contro, sta vivendo una contrazione: non parliamo soltanto di minori investimenti in spot TV, ma anche di una sempre più ridotta capacità di spingere i consumatori all’acquisto. È ormai noto come durante gli stacchi pubblicitari i telespettatori interagiscano con un secondo schermo (smartphone o tablet).
I tempi di realizzazione più bassi rispetto agli spot tradizionali rendono i contenuti video più versatili. Innanzitutto possono intercettare quasi in tempo reale i trend ed i topic di maggiore interesse del target di mercato, così da realizzare un branded video in linea con gli interessi dell’audience di riferimento e coerente con il sentiment online.
Secondariamente riescono ad innescare più facilmente meccanismi di “viralità”. Per quanto è impossibile, ad oggi, creare a tavolino un video che abbia a priori tutte le caratteristiche per diventare virale, è anche vero che alcune tattiche per assicurarsi che un video riceva un elevato numero di condivisioni e, dunque, crei coinvolgimento.
E poi esiste un’ulteriore motivazione. Secondo degli studi resi noti da Google, l’81% delle persone di un’età compresa tra i 18 e o 34 anni possiede uno smartphone. Il 98% dei 1.519 intervistati ha dichiarato di utilizzare gli smartphone per guardare i contenuti video. Considerando perciò che oltre la metà del traffico internet arriva da mobile, i video fanno la parte del leone nella fruizione dei contenuti online.
Insomma, come dice il video marketer Aashish Chopra, “il potere dei contenuti video sta nel fatto che, con budget zero, possa competere con uno spot televisivo e batterlo nei i numeri!”
A cosa servono i contenuti video?
I vantaggi di una strategia di video content marketing possono essere tanti. Vediamone quelli principali:
- I video catturano più facilmente l’attenzione, e l’attenzione sul web è moneta sonante;
- I video aiutano le conversioni, invitando il pubblico a compiere un’azione;
- I contenuti video all’interno di una strategia di email marketing aumentano le percentuali di click;
- Gli utenti sono maggiormente propensi alla condivisione di contenuti video;
- Le emozioni, ancor più che i calcoli razionali, guidano oggi gli acquisti. Un video aiuta a stabilire più facilmente a stabilire una connessione emozionale e, pertanto, a spingere ad un’azione;
- I video caricati sul tuo sito aumentano il tempo di permanenza degli utenti, con discreti benefici in termini di ranking sui motori di ricerca;
- I video richiedono uno sforzo cognitivo inferiore rispetto ad altre forme di comunicazione, sono pertanto utili quando vendi servizi complessi;
- I video possono dare un valido contributo alla percezione della tua autorevolezza, soprattutto ricorrendo a video didattici (how to);
- I video in cui ci metti la faccia, come titolare dell’azienda, accresce il livello di affidabilità del brand.
Un video sul web è efficace però solo se rispetta una regola: proporre solo “contenuti di valore”, ovvero un contenuto interessante per un pubblico interessato.
Quali svantaggi?
Costi ridotti, tempi veloci abbiamo detto. Messa così sembra che anche un bambino potrebbe realizzare una strategia di video content. Se è vero che da un lato un piccolo esercito di youtubers si è costruito con pochi mezzi un’audience che oggi farebbe invidia alle rock star, dall’altro lato non si può improvvisare la creazione di un contenuto corporate. Il recente video motivazionale della filiale di Banca Intesa, al netto del clamore suscitato, dimostra proprio questo.
Esiste uno sforzo tecnico da mettere in conto: creazione story board, stesura del copy, ripresa, montaggio. Inoltre il video, ancora prima di essere girato, deve essere “pensato”. Come nel content marketing testuale anche i contenuti video devono essere progettati secondo una visione strategica, con obiettivi chiari, un pubblico definito, un tono di voce idoneo.
Non ultimo spesso i video cozzano con la privacy aziendale assai restrittiva di molte piccole imprese. Non è raro trovare PMI restie a far conoscere i volti dei propri dipendenti, i numeri dell’azienda, o la propria storia… con buona pace del corporate storytelling.
Dall’altro lato, come abbiamo visto, i vantaggi di una strategia di contenuti video sono davvero numerosi, e superano nettamente le difficoltà in ingresso.
La nuova frontiera del content marketing
I contenuti video si stanno affermando come strumento di business, sia per i grandi marchi sia per chi si sta affacciando ora sul web marketing. È ormai ampiamente dimostrabile quanto questa strategia possa rivelarsi potente ed efficace nel lungo periodo. Adesso tocca a te fare il primo passo!